La Buchmesse di Francoforte è sempre un segnale di come va il panorama letterario mondiale: ecco cosa ci aspetta a due giorni dalla fine.
La Fiera Internazionale del Libro di Francoforte è partita quest’anno lo scorso 19 ottobre e durerà fino a Domenica 23. Quest’anno, particolare attenzione è stata data alla vasta letteratura dei Paesi Bassi, protagonisti di un micro-universo del libro tutto da scoprire.
Spazio importante anche per il Belgio, tanto che alla cerimonia di apertura era presente anche il re Filippo, accanto al re olandese Guglielmo Alessandro. Immancabile, visto che la cerimonia si svolge in Europa, il Presidente del Parlamento Europeo Schulz.
Una Buchmesse 2016 all’insegna della libertà di espressione, anche in vista delle “nuove leve” arrivate da regimi certamente non liberali. Questo è stato l’anno dell’accesso alla Fiera delle realtà cinesi, oltre alla presa di posizione sulla libertà di stampa e di parola in Turchia, dove la situazione è molto complessa.
La situazione ha spinto un movimento internazionale online spontaneo, chiamato #FreeWordsTurkey, dove si chiede a gran voce l’intervento della UE su questo punto: solo in Germania, l’iniziativa ha raccolto 80mila firme.
La libertà di parola e di stampa, un bene da preservare ma poco considerato. La Buchmesse è stata anche occasione per fare il punto sulla situazione dei rifugiati in tutto il mondo. Il problema è alla luce del sole e nessuno può voltarsi indietro, soprattutto in una fiera dove sono rappresentati 100 Paesi del mondo.
7000 gli espositori quest’anno, mentre è proprio il direttore della Fiera Juergen Boos ad auspicare nel discorso di apertura che: “La letteratura può aiutare a mettere in ordine il mondo”, sottolineando l’importanza di quest’arte per la pace e lo scambio di idee e di cultura.
Insomma, piena libertà di scrittura, a patto di sapere come scrivere.